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MAY 16 - OCTOBER 12, 2019

16 MAGGIO - 12 OTTOBRE 2019

Pero, Via Vincenzo Monti 46

COMUNICATO STAMPA

| PRESS RELEASE

The Galleria Christian Stein is delighted to announce the new exhibition by Paolo Canevari (Rome, 1963). The solo exhibition that the gallery devotes to the artist will be inaugurated in the venue’s spacious exhibition rooms in Pero on Thursday 16 May from 4 pm.

The exhibition brings together a selection of some of the most representative works realised by the artist starting from the 1990s up to the more recent ones created specially for this event.

Paolo Canevari’s works express poetics rich in symbolic references and variations of meaning within a well recognisable iconography. With clear irony and brutality, his work suggests a genuine and critical account of the present, representing the historical and contemporary social conscience.

His distinctive material style is developed through various mediums, mostly consisting of simple materials, such as his emblematic inner tubes and tyres: poor materials, with their peculiar black colour, which, when reworked in sculptures and installations, give rise to solemn and severe, archetypal and contemporary forms.

These characteristics, according to the artist’s definition, delineate his art in terms of Baroque Minimalism: “I think the two terms, even if apparent opposites, express my poetics in a very precise way…” (from the interview “Metafisica Aurea” with Davide Landoni in Artlife).

Also on display are ten large matrix plates from the cycle of etchings called Decalogocreated by Canevari in 2008 in collaboration with the Istituto Nazionale per la Grafica of Rome. The themes investigate topics associated with war, violence and the human condition. Each plate represents an icon that is part of the artist’s lexicon and imaginative world, subjects representing burning objects: a gun, a skull, a suit hanging from a cross, a tree, the Colosseum, a copy of Mein Kampf, allegories of political decadence and its destructive capacity or images of anguishing personifications of the privation of personal freedom, of the negative consequences of religion on society: a swing made with a tyre hanging from gallows, a dog chained to a large tyre with the word “God” (the inverse of “Dog”) written on it, a pistol on a bible and a man with his arms outstretched to receive a bomb falling on him.

Appearing for the first time in Italy is The Golden Room, the installation for the Bangkok Biennial 2018, composed of large paintings covered in gold leaf: “a mineral and not a colour”, as declared by the artist, the forms take on the classic contours of the fifteenth-century Fondi Oro and the profiles of ‘communication’ between interior and exterior in architecture, such as windows and doors. These latest works by Canevari are based on the concept of form as content in a synthesis of mental representation, where the image is completely absent in order to leave space for the imagination, in an evocative and metaphysical relationship with the work.

La Galleria Christian Stein è lieta di annunciare la nuova mostra di Paolo Canevari (Roma, 1963). La quinta personale che la galleria dedica all’artista sarà inaugurata nelle ampie sale espositive della sede a Pero giovedì 16 maggio dalle ore 16.

La mostra raccoglie una selezione di opere tra le più rappresentative realizzate dall’artista a partire dagli anni Novanta fino alle recenti create appositamente per la mostra.

Le opere di Paolo Canevari esprimono una poetica ricca di rimandi simbolici e declinazioni di significato all’interno di un’iconografia ben riconoscibile. La sua opera suggerisce con evidente ironia e brutalità un racconto reale e critico del presente, rappresentando la coscienza storica e sociale contemporanea.

Il suo tratto materico e distintivo si sviluppa attraverso vari medium, costituiti per lo più da materiali semplici, come ad esempio le emblematiche camere d’aria e gli pneumatici, materiali poveri, dal peculiare colore nero, che rielaborati in sculture ed installazioni danno vita a forme ieratiche e severe, archetipe e contemporanee.

Queste caratteristiche, per definizione dell’artista, definiscono la sua arte in termini di Minimalismo Barocco: "Penso che i due termini anche se apparentemente all'opposto, esprimono una mia poetica in maniera molto puntuale…” (dall’intervista “Metafisica Aurea” di Davide Landoni su Artlife).

In mostra anche dieci grandi lastre matrici del ciclo di acqueforti Decalogorealizzato nel 2008 da Canevari in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. I temi indagano argomenti legati alla guerra, alla violenza e alla condizione umana. Ogni lastra rappresenta un’icona parte del lessico e dell’immaginario dell’artista, soggetti che raffigurano oggetti che bruciano: una pistola, un teschio, un abito appeso ad una croce, un albero, il Colosseo, una copia del Mein Kampf, allegorie della decadenza politica e della sua capacità distruttiva, oppure immagini di angoscianti personificazioni della privazione di libertà personale, delle conseguenze negative della religione sulla società: un’altalena realizzata con un pneumatico appeso ad una forca, un cane incatenato ad un copertone recante la scritta God (Dio, che al contrario in inglese si legge dog=cane) una pistola su una bibbia e un uomo con le braccia protese a ricevere la bomba che cade su di lui.

I grandi quadri ricoperti in foglia d’oro, “un minerale e non un colore” come dichiarato dall’artista, costituiscono un inedito sviluppo del progetto Monuments of the Memory, nato tra il 2011 ed il 2012, di cui un fondamentale passaggio è the Golden Room l’installazione per la Biennale di Bangkok 2018. Le forme delle opere riprendono i contorni classici dei Fondi Oro quattrocenteschi e i profili di ‘comunicazione’ tra interno e esterno in architettura come finestre e porte. Questi ultimi lavori di Canevari sono basati sul concetto di forma come contenuto in una sintesi di rappresentazione mentale, dove l’immagine è completamente assente per lasciare spazio all’immaginazione; in un rapporto evocativo e metafisico con l’opera.

INVITO | INVITATION CARD

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